Ho deciso di inserire nel mio sito la bellissima e profonda testimonianza emozionale del percorso di terapia fatto da una giovane cliente, perché con le sue parole trasmette il significato di un cammino di cambiamento, che parte dalla conoscenza di sé e arriva al compimento di scelte adulte e consapevoli.
Grazie di cuore
Consapevolezza di Sé
Esistono stati di incoscienza. Stati vegetativi di noi stessi, nei quali ci raccontiamo di essere consapevoli di quel che siamo.
E’ veramente troppo facile dire che ci si conosce e si ha una vera e propria consapevolezza di se stessi.
Se me lo aveste chiesto anni fa… probabilmente, avrei assentito alla maggioranza. Dicendo che, io ero fatta in un tal modo… e che come io mi rapportavo agli altri in un determinato modo, necessitavo dello stesso trattamento. Il comportamento infantile di chi vorrebbe che la propria vita andasse in una direzione prestabilita, sintomo di insicurezza… quella di chi non sa… di essere in grado di gestire le situazioni.
Poi la crisi… perché il mondo non ti viene mai incontro nello stesso modo in cui tu lo affronti.
Ebbene… tante persone passano crisi. E io… l’ho attraversata con l’aiuto di Rita.
Ti trovi da un lato del fiume con l’intenzione di attraversarlo…dapprima… vorresti, come la società impone… attraversarlo ‘’tutto e subito’’… poi… ti fermi e ti ascolti. E da lì tutto parte.
Ascoltiamo tante cose… tutti i giorni. In ufficio, in famiglia, con gli amici. Ma ci ascoltiamo mai veramente?
Con l’intento di capire davvero cosa vogliamo da noi stessi e quali siano davvero i progetti per il nostro futuro?
… tanto spesso no. La vita è un’onda… e non si ha il tempo… si subiscono gli eventi cercando soluzioni, pagliativi… e ristagna l’insoddisfazione di non vedere realizzate le attese.
Esiste un momento per prendere potere su noi stessi e sulla nostra vita. E questo momento è preceduto dallo step fondamentale del… conoscere se stessi. Conoscere quel che vogliamo, e come lo vogliamo. Con l’elasticità dell’adulto ma l’entusiasmo del bimbo che si affaccia al domani.
Prendere potere è a metà tra il subire e l’imporsi. Una sottile linea di confine sulla quale è difficile stare in equilibrio. Difficile… ma necessario. Cercando di emozionarsi… passando dal pensiero… fino al comportamento… e senza saltare alcun passaggio perché solo il pensiero smorza la parte “indigesta” dell’istinto.
E’ questo che mi è successo in questi anni di terapia. Ho lavorato. Mi sono emozionata, ho sofferto…ho cambiato alcune cose della mia vita, ho avuto delusioni, ho avuto soddisfazioni. Ho gioito e ho saputo gestire, dapprima aiutata da Rita… ora autonomamente… le mie emozioni. Guardandomi dentro e analizzando le cose in modo emozionale e razionale.
Mi sono resa conto che tra i miei mille difetti ho tutte le risorse per farcela, per affrontare le situazioni, e una dote importante di empatia ed intelligenza emotiva che, è difficile da gestire. Ma che è necessario fare. Perché non voglio perderla, d’altro canto nemmeno subirla.
Ho lavorato molto. Ho lavorato su di me. Ho avuto premura di farlo nel rispetto dei sentimenti e delle emozioni di chi mi circondava, non senza incomprensioni certo, ma tutto sommato ne sono orgogliosa.
Lascio questa mia testimonianza come fosse il “Diario di bordo di una ragazza che diventa donna”, ringraziando Rita che mi ha insegnato a leggere le carte nautiche di questa navigazione che continua incessante.
In linea con le mie emozioni, dentro la vita, con tante speranze per il futuro.
Alessia, Formigine