Il disturbo bipolare si caratterizza per l’instabilità del tono dell’umore con l’alternarsi di fasi depressive e fasi maniacali o ipomaniacali. Si tratta di un disturbo non frequente che determina una compromissione significativa del normale funzionamento psichico e sociale dei soggetti che ne sono affetti.
Le fasi depressive sono generalmente più lunghe di quelle maniacali ( da qualche settimana a un mese) e sono caratterizzate da un tono dell’umore molto basso, scarsa autostima, difficoltà di attenzione e concentrazione, perdita di interesse e motivazione per le attività e le relazioni in cui le persone erano coinvolte, alterazioni del sonno e dell’appetito, irritabilità, perdita del senso della vita fino a pensieri di morte o suicidio.
Durante le fasi maniacali, la cui durata va da una a due settimane, il soggetto presenta un aumento dell’autostima con senso di grandiosità, aumento della produzione verbale, agitazione mentale e fisica, facile distraibilitá, attivazione di comportamenti pericolosi, volubilità delle opinioni, difficoltà nel controllo degli impulsi.
Il passaggio da una fase all’altra può a volte essere rapido e improvviso, altre volte lento e subdolo, altre volte ancora intervallato da un periodo di umore normale.
Anche in questo caso la terapia farmacologica va affiancata da una psicoterapia che risulta fondamentale per aiutare il paziente ad accettare la terapia e per riconoscere tempestivamente l’insorgenza dei sintomi delle 2 fasi, per imparare strategie efficaci per la gestione delle problematiche quotidiane migliorando la gestione della rabbia e potenziando le capacità comunicative.