A chi mi rivolgo

Non c’è una tipologia particolare di persone a cui mi rivolgo con la mia attività di psicologa e psicoterapeuta.

Fobie, depressione, ansia e attacchi di panico, nevrosi, problemi psicologici legati a conflitti familiari, difficoltà relazionali e di comunicazione, possono manifestarsi in diverse situazioni della nostra vita e per le quali possiamo aver bisogno di un aiuto.

Oltre alle situazioni di sofferenza e malattia psicologica grave in cui l’intervento di uno specialista è necessario, a chiunque è capitato di attraversare momenti di crisi o conflitto in cui è importante fermarsi, capire cosa succede intorno e iniziare a prendersi cura di sé, per tornare o iniziare a star bene con se stessi e con gli altri.

La salute non è assenza di malattia e sofferenza ma presenza di benessere psicologico e gratificazione.

Adolescenti (13 – 18 anni):

I ragazzi in questa fase hanno bisogno di essere supportati e contenere i loro comportamenti di opposizione alla famiglia entro modalità che non mettano a rischio la loro integrazione sociale, così come la famiglia va aiutata ad accettare questi cambiamenti come “naturali” e funzionali alla loro crescita.

Giovani (19 – 30 anni)

La necessità  di definire un proprio progetto di vita, che contempli sia scelte affettive che professionali, può determinare condizioni di stallo e di disagio. Un percorso di terapia può aiutare ad avere maggiore consapevolezza delle proprie capacità e a definire i propri obiettivi, stimolando l’autonomia e l’uscita da casa, per entrare a pieno titolo nel mondo degli adulti.

Adulti (dai 30 anni in su)

Finalmente “grandi” cosa fare della propria vita? Concretizzare i propri progetti davanti a difficoltà economiche e sociali, ma spesso anche psicologiche. I dubbi e le insicurezze davanti a decisioni che cambieranno la vita possono creare blocchi e situazioni di stallo! La terapia può  aiutare la persona ad uscirne e consentirle di vivere la propria vita nella sua pienezza.

Famiglia

Le situazioni di disagio possono nascere sia da difficoltà legate alla crescita dei figli, sia a situazioni problematiche nella gestione dei rapporti con le famiglie d’origine. La famiglia va aiutata a definire un obiettivo unico e condiviso,  a “far squadra” affinchè il benessere di uno non prescinda da quello dell’altro.

Età matura (dai 60 anni in su)

Il raggiungimento della pensione, l’uscita dei figli da casa, l’assistenza dei genitori anziani, la comparsa di pro-blemi di salute, cambiamenti di vita che possono creare difficoltà e disagio. Aiutare la persona ad  adattarsi a questa nuova realtà e trovare nuovi spazi di realizzazione  individuale e familiare che tengano conto delle possibilità che un individuo in questa fase di vita può ancora avere.